Termosifoni in ghisa: modelli per ogni stile

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Montare i termosifoni in ghisa: come sceglierli e fare manutenzione

Quando decidi di dare un tocco di stile vintage alla tua casa moderna devi prendere in considerazione quest’idea: montare radiatori in ghisa. Praticamente i caloriferi, oggetti piuttosto ingombranti ma sempre efficaci per riscaldare gli spazi e le camere.
Anche se oggi puntiamo verso sistemi di riscaldamento più pratici, come gli split dell’aria calda o le stufe a pellet, è inutile negare l’evidenza. I termosifoni in ghisa sono molto efficaci per dare alla casa un calore intenso e diffuso. Inoltre, sono belli da vedere e hanno un fascino difficile da riprodurre. Quali sono i punti da valutare per montare i caloriferi in casa?

Vantaggi e svantaggi dei termosifoni in ghisa

Divertenti, interessanti, difficili da pulire dalla polvere, sempre efficaci nei mesi più freddi, praticamente eterni: ecco i termosifoni in ghisa che riscaldano le nostre case da tanti anni. Sono stati i primi sistemi di riscaldamento di massa in Italia e sono presenti anche negli edifici pubblici.

Perché, in fin dei conti, hanno un’ottima efficacia in termini di ottimizzazione degli ambienti. Riescono a scaldare casa con un calore piacevole e per molto tempo. Questo perché la ghisa è un materiale dai tempi lunghi. Si riscalda lentamente e rimane caldo anche dopo aver spento i termosifoni. Questo è sia un vantaggio che uno svantaggio.

Meglio termosifoni in alluminio o in ghisa?

Non esiste una risposta definitiva alla scelta tra ghisa e alluminio: questi ultimi si riscaldano velocemente, ma perdono efficacia in fretta dopo lo stop. I caloriferi in ghisa sono l’esatto opposto. Ciò significa che ci mettono un po’ di tempo prima di emanare calore. Diventa più semplice se si collegano con un sistema di riscaldamento programmabile. Così puoi tornare a casa e trovare già i termosifoni accesi e gli ambienti piacevoli. Inoltre, c’è un passaggio che non si può ignorare: le strutture in ghisa hanno un fascino unico.

Esistono termosifoni in ghisa moderni?

La verità è che, sebbene il calorifero in ghisa abbia i suoi vantaggi, non sempre si allinea con le esigenze di chi vuole ristrutturare casa. Spesso, infatti, c’è bisogno di rinnovare l’impianto di riscaldamento e la scelta può cadere sui modelli in alluminio, con linee discrete. Ma non è sempre così.

Esistono termosifoni in ghisa moderni, con forme e colori che si adeguano perfettamente alle tue esigenze di arredo contemporaneo e minimalista. Una delle soluzioni più interessanti sono i modelli verticali che si allungano sulla parete con poche colonne (nelle quali passa l’acqua calda).
L’alternativa, sempre dal design spiccato ed effervescente, è il radiatore in ghisa orizzontale. È basato sempre sui tubolari che, a differenza dei modelli tradizionali, si sviluppano su una linea differente. Tutto questo senza dimenticare i radiatori con forme particolari.
Ma qual è il segreto per cui si scelgono ancora i caloriferi in ghisa?

Fascino vintage e design moderno

termosifone ghisa orizzontale

La tensione estetica che spinge molti interior designer e architetti (ma anche semplici appassionati di arredamento) a scegliere i termosifoni in ghisa è chiara: rappresentano un pezzo di arredo vintage in un ambiente moderno. Ma è chiaro che bisogna anche saper scegliere quale modello scegliere. Qualche esempio concreto?
Molto ambiti sono i termosifoni con i piedi di appoggio a terra, dal fascino retrò che si allontana decisamente dall’estetica dei caloriferi in ghisa modello Tema, squadrato e razionale. Poi ci sono i radiatori con 3 colonne, e quelli con decorazioni a rilievo.
Ma non bisogna mai dimenticare l’importanza di una buona verniciatura. Spesso un radiatore in ghisa colorato con uno smalto nero o grigio anodizzato – quindi opaco, matto – può diventare uno splendido oggetto di design. Lo stesso vale se decidi di usare toni vivaci come il rosso, l’azzurro o addirittura il giallo. Un calorifero colorato in casa fa sempre scena.

Come pulire i termosifoni in ghisa

Scegliere questi strumenti per riscaldare casa vuol dire anche prendersene cura. Devi pulire e spolverare i termosifoni in ghisa con costanza, diciamo ogni mese. Ma di sicuro una pulizia approfondita va fatta prima dell’inverno. Perché questo passaggio è così temuto? Soprattutto a causa della forma ricca di insenature: questi elementi tendono ad accumulare polvere. Qual è la giusta manutenzione? In primo luogo, bisogna togliere l’acqua vecchia: chiudi il rubinetto generale di casa e fai uscire il liquido vecchio dalla valvola. Quali sono le fasi successive per togliere lo sporco?
Ecco una check-list da seguire con scrupolo:

  • metti giornali e stracci sul pavimento
  • posiziona un panno bagnato dietro al termosifone
  • usa phon o aria compressa per togliere la polvere
  • togli ciò che è andato a terra con l’aspirapolvere.

In questo modo hai tolto la polvere più importante. Poi usa stracci umidi, detergente e spazzole affusolate per completare l’opera. Ovviamente, se tutto ciò viene fatto con frequenza puoi avere non solo un termosifone bello da vedere, ma anche un’aria salubre e piacevole da respirare.

Poi, se sono rovinati o ingialliti, puoi smontarli e riverniciarli. Dovrai quindi usare la carta vetrata per togliere la vernice vecchia e passare diverse mani di smalto per ridare al calorifero la giusta estetica. Poi puoi scegliere di verniciare i termosifoni di bianco o preferire un altro colore, ma ricorda sempre di usare la vernice adatta a questo scopo. E di aspettare che i caloriferi siano asciutti prima di accenderli!

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2020-01-28T09:24:10+00:00
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